14 Mar Oggi è il 30° anniversario del Giorno del Pi greco, π
Il 14 marzo (3.14 nella datazione anglosassone) non potrebbe che essere il giorno del Pi greco, che matematici, fisici e appassionati di tutto il mondo festeggiano con il nome di PiDay. Il π, simbolo stabilito da Eulero, è il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza qualsiasi e il suo diametro.
Lascia la matematica e la fisica per palesarsi ovunque nella nostra quotidianità. È un numero irrazionale, ciò significa che non può essere espresso con un rapporto tra numeri interi e, ad oggi, sono stati trovati 12mila miliardi di numeri dopo la virgola (qui i primi 100mila). È anche un numero trascendente, non esiste equazione polinomiale con coefficienti interi la cui soluzione dia π.
Il PiDay è stato voluto dal fisico americano Larry Show e, oltre a essere una ricorrenza per appassionati, è una giornata dedicata ad attirare (e soddisfare) la curiosità dei più.
Tutti noi abbiamo a che fare con il π, è negli attorcigliamenti a doppia elica del nostro dna ed è costante nella distanza che separa l’alluce dall’ombelico e questo dalla testa.
Se ne trova traccia anche nella Bibbia: “di dieci cubiti da un orlo all’altro, rotondo; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti” anche se in questo caso, nel Libro dei Re, π tende ad avvicinarsi a 3.
Ci sono anche altri Pi Day, tra questi il 5 aprile, quando sono trascorsi 3,14 mesi dell’anno, il 22 luglio (22/7 è uguale a 3,14), il 10 novembre, il 314° giorno dell’anno solare.