29 Apr Compriamo sempre meno veicoli nuovi
Le prime iscrizioni di veicoli nuovi di fabbrica scendono costantemente nel tempo. I dati ACI mostrano il volto della nuova mobilità
Nel 2000 le iscrizioni di automobili nuove di fabbrica sono state 2,36 milioni. Nel corso di 20 anni sono diventate 1,4 milioni, ovvero il 40% in meno.
Un destino al ribasso ha segnato anche le immatricolazioni dei motocicli nuovi (486 mila nel 2000, 217 mila nel 2020), gli autocarri (5 mila contro 136) e gli autobus (5 mila nel 2000 e poco meno di 3 mila nel 2020). I dati, aggiornati ad aprile del 2021, sono riferiti al 2020.
I motivi sono diversi e l’Italia è soltanto uno dei Paesi in cui il mercato dei veicoli nuovi è in affanno. Limitandoci alla sola Europa il segno meno accompagna, per citare alcune nazioni: Danimarca, Francia, Germania e Olanda.
Il comparto delle automobili aiuta a inquadrare la ragione prima di questo calo: l’immobilizzazione di denaro necessaria all’acquisto di una nuova vettura è un impegno per molte tasche, reso meno opprimente dall’intervento dei finanziamenti leasing i quali, a partire dagli anni centrali del decennio 2010-2020 hanno dato segnali di salute e, parallelamente, nello stesso periodo il numero delle immatricolazioni, seppure in forte calo rispetto all’inizio del millennio, ha dato segnali di vivacità, escludendo il periodo in cui il Covid ha costretto ognuno di noi a rivedere le proprie priorità, relegando la necessità di veicoli nuovi di fabbrica a posizioni molto arretrate nel nostro elenco dei desideri.
Va da sé che un mercato saturo (tenendo conto anche del passaggio di proprietà di veicoli usati) ha bisogno di essere innovato e, nel campo dell’automotive, i dati suggeriscono che se innovazione c’è, è riservata a chi può permettersi esborsi di spessore.
I veicoli elettrici possono giocare un ruolo per rivitalizzare la motorizzazione del Paese, ma la tecnologia attuale, assieme agli incentivi e alla disponibilità di colonnine di ricarica, sono fonte di dubbi per chi vorrebbe scegliere una soluzione ibrida-elettrica. Una scelta questa che aggrada sempre di più, considerando che rappresenta il 38% delle auto nuove acquistate durante il 2021. Sul totale delle automobili circolanti, però, le vetture ibride o elettriche sono l’1,5% del parco circolante.